Ultimo saluto a Roberto Cavalli

È morto a Firenze Roberto Cavalli. Aveva 83 anni.

Nato il 15 novembre 1940 a Firenze, cresciuto in una famiglia di artisti (il nonno Giuseppe Rossi era stato un esponente del movimento dei Macchiaioli toscani), scelse di studiare nella sua città, all’Istituto Statale d’Arte, specializzandosi nella decorazione di tessili.

Grande talento artistico ma anche imprenditoriale, Cavalli esce con la prima collezione a suo nome nel 1970, al Salon du Pret-à-Porter di Parigi.

Nel 1972 apre la sua prima boutique a Saint-Tropez. Diventa in poco tempo celebre nel mondo, soprattutto per i look animalier: non a caso il New York Times lo incoronerà re dei vestiti “animaleschi”.

Oltre a nuovi marchi, come Just Cavalli, lanciata sul finire degli anni novanta: abbigliamento uomo e donna, ma anche accessori, occhiali da sole, orologi, profumi, biancheria intima e costumi da bagno.

Non chiamatemi stilista – scriveva nella sua autobiografia Just Me – Il mio talento, piuttosto, è trovare ciò che rende speciale un tessuto, un abito, una donna, pensando sempre alla moda come fosse un sogno pret-à-portér, pronto per essere indossato.

La Galerie Dior

La Galerie Dior è il luogo ideale per gli amanti della moda a Parigi!
Invita i visitatori a immergersi nel cuore del favoloso universo della Maison Christian Dior.
Tra patrimonio e reinvenzione, scoprite il nuovo percorso espositivo di questa vetrina culturale, attraverso una successione di scenografie immersive riunite in questo vero e proprio piccolo museo.

La Galerie Dior è anche un omaggio alla prima vocazione di Christian Dior come gallerista.
Vecchie foto in bianco e nero lo mostrano con gli amici Salvador Dalì, Christian Bérard e Jean Cocteau. Progettata come scenografia narrativa da Nathalie Crinière, La Galerie svela con intelligenza i preziosi archivi della Maison.

Ci sono una miriade di meravigliosi abiti di tutti i talentuosi successori di Dior e grandi video di tutti i couturier della maison al lavoro nell’atelier, che ancora oggi occupa il quarto e quinto piano sopra La Galerie.

Con o senza mostre, il museo Dior è un luogo da scoprire, per chi abbia deciso di visitare la splendida città di Parigi.

Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana

“Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana” a Palazzo Reale Milano dal 7 aprile al 31 luglio 2024, presenta, per la prima volta in mostra, le creazioni uniche della casa di moda. Una lettera d’amore aperta alla cultura italiana, ispirazione dello spirito di Dolce&Gabbana sin dalle sue origini, a ripercorrere lo straordinario processo creativo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana: dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, strumento attraverso cui prendono forma.

Le diverse fonti d’ispirazione di Dolce & Gabbana si raccontano all’interno in un viaggio attraverso diverse stanze, ciascuna dedicata a un elemento della cultura italiana, che ha plasmato il lavoro dei due stilisti.

Un viaggio dall’arte all’architettura, nelle diverse città, dalla topografia alla musica, dal balletto all’Opera, ogni tema è contemporaneamente radicato nel profondo amore dei due fondatori per l’artigianato tradizionale italiano e la passione per la dolce vita.

Da Milano al mondo: una volta terminato il periodo di apertura nel capoluogo meneghino, la mostra Dal cuore alle Mani sarà protagonista di un tour internazionale, che coinvolgerà alcuni tra i più importanti centri culturali del mondo.

Videogioco sulla Moda

Un innovativo progetto videoludico, “Evol: Threads of Time”, racconta la storia della moda con protagonisti come Chanel e Gucci.

Basato su una mappa open world nella quale il giocatore può muoversi liberamente, il videogioco consiste nel completare una serie di missioni per avanzare di livello, ognuna delle quali esplora l’evoluzione della moda attraverso i secoli, dall’Egitto fino ai giorni nostri.

Il protagonista potrà conoscere e realizzare abiti dell’antichità e dell’era moderna, incontrando al contempo gli stilisti che hanno dato il nome alle più famose case di moda nel mondo, con i quali dovrà interagire per scoprire la loro storia e i capi che li hanno resi celebri.

Non ci resta che augurarvi un buon divertimento a tutti!

Pierpaolo Piccioli lascia Valentino

Pierpaolo Piccioli lascia il ruolo di direttore creativo della maison Valentino che ricopriva dal 2016.

L’avventura di Piccioli da Valentino, nel parterre di Mayhoola e dallo scorso luglio partecipata da Kering è, infatti, iniziata ben prima della nomina avvenuta otto anni fa: il designer fa il suo ingresso nella maison nel 1999, reclutato da Valentino Garavani per supervisionare il design degli accessori, insieme a Maria Grazia Chiuri, con cui ha lavorato fianco a fianco fino al 2016, dal 2008 in tandem alle redini della creatività della maison.

Pierpaolo Piccioli è noto anche per il suo impegno verso l’inclusività e la diversity – per esempio ha scelto la modella sud-sudanese naturalizzata australiana Adut Akech come testimonial del profumo Born in Roma – e per valorizzare il lavoro delle sarte e dei sarti del suo atelier, che lo accompagnano spesso in passerella dopo le sfilate.

E mentre Maison Valentino fa sapere che “una nuova organizzazione creativa sarà annunciata presto”, sui social già si è scatenato il toto-nomi per il suo successore. D’altra parte, il valzer delle poltrone nei grand brand è in corso da mesi, con il mondo della moda che cerca di ristabilirsi dopo i recenti cambiamenti globali che l’hanno fatto vacillare.

In un lungo post su Instagram, Pierpaolo Piccioli ha salutato e ringraziato con affetto e gratitudine le persone che gli sono state accanto in questi anni: tutto il suo team, le sarte, sua moglie Simona Caggia, Giancarlo Giammetti e, naturalmente, Valentino Garavani.
La maison ricambia con queste bellissime parole «Sono grato a Pierpaolo per il suo ruolo di Direttore Creativo e per la sua visione, impegno e creatività che hanno portato la Maison Valentino a quello che rappresenta oggi», commenta Jacopo Venturini, CEO Valentino.

The Air Swipe Bag

The Air Swipe Bag, la nuova borsa Coperni è fatta d’aria, ma d’aria per davvero.

Dopo l’indimenticabile caso dello «spray dress» nel 2022, il brand parigino fondato nel 2013 da Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant colpisce di nuovo nel segno di un accessorio che è diventato un caso mediatico ancor prima di essere svelato in passerella alla Paris Fashion Week. La nuova borsa – che è composta al 99% di aria – è stata infatti rivelata su Instagram, dove è diventata virale a poche ore dalla sfilata.

Sviluppata dal professor Ioannis Michaloudis e caratterizzata dall’iconica forma ovale, colpisce la community social per un dettaglio molto specifico: il suo peso 33 grammi di pura leggerezza.

L’accessorio, nello specifico, è stato realizzato in nanomateriale aerogel di silice della NASA: è il solido più leggero del pianeta Terra. Questo delicato nanomateriale è stato utilizzato dall’agenzia governativa responsabile del programma spaziale per catturare la polvere di stelle. La borsa Air Swipe di Coperni è l’oggetto più grande mai realizzato con questo nanomateriale della tecnologia spaziale.

Vittoria di Savoia

Vittoria di Savoia, giovane esponente della nota famiglia reale italiana, conquista la sua prima copertina con la rivista spagnola “Yo dona”, dove ha esibito il suo fascino, la sua bellezza ed eleganza. La figlia di Emanuele Filiberto da tempo bazzica il mondo della moda. E ora, la prima consacrazione con un servizio fotografico e un’intervista tutti suoi.

La giovane di 20 anni, molto attiva su Instagram, lavora come modella. Ha una grande passione per la moda, come ha raccontato più volte, e oggi festeggia la sua prima cover! Vittoria Cristina Chiara Adelaide Maria di Savoia (questo il suo nome completo) è la primogenita del principe Emanuele Filiberto e dell’attrice Clotilde Courau.

La principessa condivide una visione della moda come mezzo di espressione personale e creatività: “Lo vedo come uno strumento di creatività e espressione di sé“, ha dichiarato. In un’epoca dominata dai social media, Vittoria esprime però preoccupazioni sull’impatto che questi hanno sull’autenticità personale: “Ci influenzano così tanto che diventa sempre più difficile essere autentici” ha ammesso la figlia di Emanuele Filiberto che al momento studia Arte e Imprenditoria a Parigi e nutre l’ambizione di diventare attrice oltre al desiderio di aprire una propria galleria d’arte.

Pur essendo nata e cresciuta in Svizzera, la figlia di Emanuele Filiberto ama l’Italia. “Ci torno sempre. I miei genitori hanno una casa in Umbria dove mi piace molto passare il tempo”, ha raccontato. “Amo l’Italia: i suoi musei, l’architettura, la gente, la gastronomia. È un paese gioioso. Ho imparato a camminare lì. La prima volta che ho nuotato da sola è stato lì. Anche l’Italia è casa mia”, ha concluso la principessa.

Paris Fashion Week 2024

Dal 26 febbraio al 5 marzo 2024 sfilano nella Ville Lumière le Maison che presentano le nuove collezioni moda, tra i debutti dei direttori creativi di Alexander McQueen, Chloé e Rochas.

70 passerelle e 38 presentazioni all’ombra della Tour Eiffel. È l’epilogo di quello che gli addetti ai lavori chiamano fashion month e cioè una lunga maratona di défilé che viaggia tra New York, Londra, Milano e Parigi, a presentare le collezioni femminili per l’Autunno Inverno 2024 2025. Un maxi show itinerante sul cui palco si avvicendano stili, tendenze, suggestioni e, di norma, qualche coup de théâtre a galvanizzare gli animi di editor o semplici appassionati di quel macrocosmo fantastico che è la moda.

Capisaldi della moda francese, gli intoccabili dal calendario della Paris Fashion Week restano Chanel, Saint Laurent, Balmain, Hermès, Dries Van Noten, Pierre Cardin. Poi ci sono le case di moda italiane che, come da tradizione ormai consolidata, sfilano nella capitale francese: Valentino, diretta da Pierpaolo Piccioli, e Miu Miu di Miuccia Prada.

Saint Laurent per questa edizione della Paris Fashion Week abbandona l’idea di sfilare ai piedi della Torre Eiffel e si rifugia al chiuso, in una location nella quale rivivono le atmosfere dei saloni dell’atelier dove lavorava il leggendario Yves, in Avenue Marceau (oggi sede del museo Yves Saint Laurent di Parigi). Le pareti scure e i drappi in velluto suggeriscono un’intimità perfetta per leggere la nuova collezione Donna per l’Autunno/Inverno 2024-25.

Tutte le informazioni ed il calendario ufficiale è consultabile sul sito: www.fhcm.paris

Rome Bridal Week 2024

Rome Bridal Week si terrà in Fiera di Roma Roma dal prossimo 23 al 25 marzo 2024 presentando le novità di aziende in Italia e internazionali riguardanti i settori di Accessori, Calzature, Accessori di Moda, Calzature Sposa, Abiti da Sposa, Abiti Sposa, All’ultima moda.

Rome Bridal Week promette di essere non solo una fiera che coinvolge tutti gli esperti e gli appassionati del settore wedding, ma anche una nuova esperienza immersiva nel mondo della moda sposa e sposo.

La grande novità di quest’anno è la Designer Area, che accoglierà una kermesse bridal d’eccellenza con tutto il meglio dei couturier nazionali ed internazionali.

“Per la prima volta in una manifestazione del nostro settore viene lanciato un progetto capace di avvicinare il mondo della sposa a quello couture in uno spazio concepito all’insegna della più pura creatività” ha dichiarato Andrew Lookman, il manager olandese ideatore della manifestazione.

Tutti i dettagli della Rome Bridal Week 2024 sono sul sito www.romebridalweek.it, in cui è presente l’elenco aggiornato degli espositori; seguendo i canali social della manifestazione, inoltre, è possibile aggiornarsi sulle tante novità in programma.

Milano Fashion Week

E’ tutto pronto per la prossima edizione della Milano Fashion Week.
Le sfilate donna Autunno Inverno 2024/2025 sono in arrivo dal 20 al 26 febbraio 2024.

Cosa ci aspetta dunque a Milano? 56 sfilate fisiche (di cui due doppie), 5 digitali, 67 presentazioni più altre sette su appuntamento, e 26 eventi, per un totale di 161 appuntamenti tra nomi storici del made in Italy, new entry e ritorni ufficiali.

Il calendario ufficiale parla chiaro. I grandi nomi sono tutti confermati: apre il calendario della Milano Fashion Week di febbraio 2024 Iceberg nella giornata di mercoledì 21 febbraio, seguito da Fendi e Etro.

Tra i brand invece che sfileranno per la prima volta alla Milano Fashion Week donna di febbraio 2024, il duo creativo di Feben, l’ultima Maison emergente supported by Dolce&Gabbana nell’ambito del proprio progetto volto a sostenere i giovani talenti.

Infine, tra gli eventi in programma anche la conferenza Including Diversity che, come intuibile, tratterà di diversità, e sarà organizzata dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e African Fashion Gate.

REBEL: 30 Years of London Fashion

E’ in chiusura a Londra, l’11 febbraio 2024, la mostra REBEL: 30 Years of London Fashion, evento che ripercorre trent’anni durante i quali Londra ha saputo plasmare la moda a livello internazionale attraverso i suoi giovani talenti.

Sovversiva, caotica, provocatoria. Capitale della moda anti-sistemica per eccellenza, nonché culla di quelle che un tempo erano le cosiddette sottoculture giovanili, Londra si è sempre lasciata plasmare dall’incontro-scontro d’identità, intessendo così la sua attitude selvaggia e fai-da-te.

Tra i 100 look che hanno popolato Rebel: 30 Years of London Fashion presso il Design Museum di Londra c’è il celebre “swan dress” creato da Marjan Pejoski per la cantante islandese Björk, che lo indossò ai premi Oscar del 2001 e sulla copertina dell’album Vespertine. Diventato un cult della moda camp – tanto da finire replicato dalle drag di RuPaul Drag Race – venne esposto alla mostra “Camp, notes on fashion” del Metropolitan Museum di New York nel 2019.

Il direttore e CEO del Design Museum, Tim Marlow, ha dichiarato durante la presentazione stampa: “Questa mostra ospita nomi di grande fama nel mondo della moda, ma ogni look esposto è stato creato quando i designer stavano emergendo. Si trovavano tutti nei loro primi anni venti, il momento in cui il loro talento veniva riconosciuto e iniziavano a comprendere il proprio potenziale. Questo è estremamente emozionante, poiché riflette la loro audacia e sperimentazione, mettendo in luce Londra come centro creativo di eccellenza.”

Sono quindi gli ultimi giorni, forse l’ultimo weekend, per poter visitare questa straordinaria mostra!

Marina Abramović lancia Longevity Method

La celebre artista e performer serba Marina Abramović ha presentato il suo ultimo progetto. Si chiama Marina Abramović Longevity Method ed è una linea olistica di integratori e skincare, nata in collaborazione con l’esperta di longevità Nonna Brenner.

Proprio Nonna Brenner avrebbe permesso il recupero di Marina Abramović nel 2017, quando la malattia di Lyme, diventata cronica a seguito della puntura di una zecca, aveva reso l’artista serba debolissima e inattiva.

“Nel mondo dei cosmetici e del benessere, la ricerca della bellezza è spesso limitata in superficie, concentrandosi su prodotti che migliorano l’aspetto esteriore”, continua l’artista. “Tuttavia, l’ ‘ Abramović Longevity Method’ non intende ignorare l’aspetto esterno, ma di riconoscere che la vera bellezza emana da un luogo di armonia interiore e salute”.

La gamma di prodotti della linea beauty di Marina Abramović comprende una lozione per il viso, basata su ingredienti vegetali, acido ialuronico ed enzimi creati dalla fermentazione del pane bianco e del vino bianco, che agisce come detergente, esfoliante e idratante e tre diverse tipologie di drops, forti delle loro proprietà energizzanti, immunizzanti e antiallergiche.

Che Marina Abramović conosca il segreto della vita eterna?

Puma x Coperni

Puma e Coperni si uniscono con una collaborazione con una calzatura di design tech-driven chiamata “90SQR”, che cerca di spingere i limiti dell’innovazione guardando al presente e al futuro.

Si ispira agli scarponi da calcio “Puma Future” e all’innovazione high-tech, ma anche agli elementi di movimento e architettura brutalista.

“The future is today” Con questo slogan i due brand presentano la prima sneakers firmata Coperni. Un modello che “riunisce tutti i nostri valori comuni: innovazione, minimalismo, unicità” hanno dichiarato che gli stessi fondatori del brand, Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant.

Il Global Creative Director di Puma, Heiko Desens, ha spiegato: “Dal punto di vista dei materiali, si tratta di una sneakers rigorosamente performante. Siamo rimasti molto vicini alle specifiche dei materiali delle scarpe da calcio. La punta quadrata è la caratteristica più forte del design che la porta fuori dal mondo sportivo, perché è una forma classica e rappresenta una scarpa high-fashion”.

90SQR è diponibile in tre varianti colore: bianco, grigio asfalto e giallo. Realizzate con cuciture nastrate su una base in mesh, è attraverso il tatto che rivela una vasta gamma di dettagli e minuterie, come il logo Coperni sui talloni e l co-branding sui lace tips.

A restituire questo aspetto rigoroso ma innovativo alla scarpa è anche la campagna che le presenta, firmata dal fotografo Paul Kooiker. Gli scatti evocano l’eleganza del movimento rivelando la bellezza geometrica e strutturale della scarpa, mostrata nella sua molteplicità.

Pitti Immagine Uomo 2024

A partire da oggi 9 gennaio fino al 12 gennaio 2024, presso la Fortezza da Basso, si terrà la nuova edizione di Pitti Immagine Uomo 2024.

Da oltre 60 anni Pitti Uomo costituisce una tra le fiere di punta dedicate alla moda maschile, più precisamente al “pronto moda”, che hanno luogo in Italia.

Ogni anno, per quattro giorni di gennaio e quattro giorni di giugno, Firenze diventa la capitale della moda maschile, attirando operatori del settore da ogni parte del mondo e organizzando eventi collaterali in locali e palazzi storici.

Non solo una vetrina d’eccellenza per le collezioni dell’Autunno/Inverno 2024-2025, ma anche un luogo che fa da specchio alle tendenze, alla creatività e alle nuove istanze che attraversano la società. Emblematiche le scelte come Guest designer di Luca Magliano e Steven Stokey-Daley, due giovani creativi che porteranno a Pitti Uomo molti spunti di riflessione, oltre allo spettacolo della loro moda.

Il nuovo tema dei saloni invernali di Pitti Immagine è il tempo. Percepito, intuito, reale, virtuale, fuggevole, inconquistabile: il tempo non è qualcosa che scorre uniforme, dal passato verso il futuro, misurato esattamente dagli orologi. Accelera, decelera, cerca un ritmo. Un po’ come la moda.

Tra gli eventi collaterali ricordiamo che in occasione di Pitti Uomo 105, dal 9 all’11 gennaio negli spazi della Manifattura Tabacchi, Polimoda offrirà un’anteprima del futuro centro di ricerca dedicato allo studio della moda, che rivoluzionerà il concetto e l’esperienza di archivio.

Inoltre, gli studenti di Istituto Marangoni Firenze, sotto la guida del visual artist Maurizio Galimberti, realizzeranno tre installazioni per la boutique Cartier di via Strozzi, utilizzando materiali di scarto forniti da Pardgroup e provenienti da allestimenti precedenti del brand. Un progetto che mira a promuovere la sostenibilità, unendo arte, moda e innovazione e ponendo l’accento sull’upcycling come fulcro del processo creativo.

Riapre il Museo della Moda a Firenze

Qualche giorno fa abbiamo assistito alla re-inaugurazione del Museo della Moda del Costume, alla Palazzina della Meridiana, dopo una chiusura di tre anni per Covid e lavori di restauro.

12 nuove sale (più l’ottocentesco Saloncino da Ballo), tornano ad essere visitabili a quarant’anni dalla fondazione di questa straordinaria sezione delle Gallerie. Si inizia con una selezione di oltre 50 abiti tra quelli che ne costituiscono il vanto, corredati da una sontuosa scelta di scarpe, cappelli ed altri accessori.

Tutti pezzi bellissimi e pieni di significato, anche sociale, vera alta moda ma anche abiti per lo spettacolo come il magnifico vestito in maglia di acciaio di Gianni Versace donato da Patty Pravo o quella sottoveste nera e sexy superaderente di Jean Paul Gaultier indossata in concerto da Madonna.

Come ha sottolineato la curatrice del Museo della moda Vanessa Gavioli, “per l’esposizione permanente la scelta dei curatori si è orientata sui capi più rilevanti della collezione; questi sono stati prima restaurati e poi collocati nelle sale della neoclassica Palazzina della Meridiana, grazie a un gruppo di lavoro altamente qualificato. Ne è risultato un percorso da sogno dove trionfano gli abiti da sera, ma non mancano capi da giorno e accessori”.

In primavera saranno pronte per i visitatori altre dieci sale, con in mostra i più suggestivi costumi della nobiltà e aristocrazia dal Cinquecento all’Ottocento, insieme ad una sala interamente dedicata ai gioielli.

Rifò la Moda sostenibile

Dall’idea di combinare tradizione e innovazione per generare impatti concreti in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale, nel 2018 nasce il brand di moda circolare Rifò.

Rifò è un’inflessione toscana del verbo “rifare”. L’Azienda ha scelto questo nome “a KM 0” perché rappresentasse la toscanità e il modo di parlare degli artigiani che hanno inventato, più di cento anni fa, il metodo di rigenerazione dei vecchi indumenti per produrre un nuovo filato: i cosiddetti “Cenciaioli”. Inoltre, Rifò perché “rifacciamo” un mestiere della tradizione che negli ultimi anni stava scomparendo.

L’Azienda Rifò ha l’obiettivo di creare una linea di abbigliamento e di accessori di qualità, prodotta interamente a Prato e dintorni con fibre 100% rigenerate e rigenerabili.

Ecco i tre pilastri dell’etica Rifò:

Sostenibilità: Il nostro pianeta non è più capace di sostenere i ritmi del Fast Fashion: è necessario creare alternative sostenibili per un futuro migliore.

Responsabilità: Diffondiamo la consapevolezza che ogni nostro gesto quotidiano ha un impatto enorme sull’ambiente e anche sulla società.

Qualità: Ogni nostro indumento tramanda una tradizione di Made in Italy artigianale, da sempre sinonimo di alta qualità.

Per approfondimenti rifo-lab.com

Aldo Fallai per Giorgio Armani

Prossimamente aprirà al pubblico la bellissima mostra fotografica “Aldo Fallai per Giorgio Armani 1977-2021”, all’Armani/Silos a Milano dal 5 dicembre 2023 all’11 agosto 2024.

Curata da Giorgio Armani in persona insieme a Rosanna Armani e Leo Dell’Orco, la mostra ripercorre un sodalizio lungo una vita tra lo stilista e il fotografo fiorentino, che insieme hanno forgiato l’immaginario associato ancora oggi al mondo Armani, soprattutto con le campagne pubblicitarie.

A scorrerle tutte insieme, le immagini di Aldo Fallai sembrano dei fotogrammi di vecchi film, non soltanto per il frequente bianco e nero ma anche per il gusto della composizione e per la luce studiata

la celebrazione di una collaborazione e di una amicizia. Una amicizia e un lavoro fatto insieme per quarantaquattro anni, con quelli tra gli anni ’70 e i ’90 davvero travolgenti, significativi per un’epoca intera della fotografia italiana e internazionale.

Armani/Silos è lo spazio espositivo permanente inaugurato nel 2015 in occasione della celebrazione dei 40 anni di attività di Giorgio Armani. Costruito nel 1950, l’edificio era originariamente un granaio e attualmente – a seguito del progetto di ristrutturazione, immaginato e seguito direttamente dallo stilista – si sviluppa su quattro livelli per una superficie di circa 4.500 metri quadrati.

Gremlins firmati Hugo

A tutti i fan dei Gremlins è dedicata la collezione Hugo realizzata in collaborazione con Warner Bros.

In occasione del ritorno in sala della pellicola classe 1984, riproposta in questi giorni per il centenario della casa di produzione, ecco dunque una capsule collection composta da due T-shirt, una felpa con cappuccio e un cappellino da baseball, con le stampe delle famosissime creature del film.

La T-shirt HUGO GREMLINS X HUGO è un capo emozionante ed unico creato in collaborazione con la leggendaria serie di film degli anni ’80. Questa T-shirt in jersey di cotone per tutti i generi offre una vestibilità rilassata per il massimo comfort. Presenta un’audace toppa con logo rosso e una speciale grafica sul petto ispirata alla grafica giocosa del film GREMLINS.

Insieme alla T-shirt anche felpe e cappellini da baseball fanno parte della capsule collection, in edizione limitata, che celebra la creatività e l’influenza culturale di questo film iconico!

Gremlins è un film commedia horror statunitense del 1984 diretto da Joe Dante. La storia racconta Un inventore trova uno strano animaletto in un negozio di cianfrusaglie e decide che sarebbe un perfetto regalo di Natale per il figlio. Viene avvisato della necessità di seguire delle piccole regole: mai bagnarlo e mai dargli da mangiare dopo mezzanotte. Il figlio trasgredisce le regole inavvertitamente, dando vita ad un numero elevatissimo di piccoli mostri che mettono a soqquadro tutta la città.

Met gala 2024

Ogni anno, la sera del primo lunedì di maggio, il mondo della moda non prende impegni: è la notte del Met Gala.

Sleeping Beauties: Reawakening Fashion è il titolo della mostra del MET 2024 dal quale prenderanno spunto i look delle celebrity sul Red Carpet.

Anche chiamati gli Oscar della Moda, il Met Gala 2024 è dedicato quindi a “Belle Addormentate: il risveglio della moda”.

L’evento è noto al grande pubblico per le celebrità invitate per sfilare sul tappeto rosso con abiti d’alta moda che rispettino il tema della serata. Quest’anno, però, l’attenzione sembra essersi concentrata più del solito sugli abiti esposti al Metropolitan Museum: la mostra comprenderà pezzi della collezione permanente del Costume Institute, molti dei quali raramente esposti al pubblico.

«Si tratta di circa 50 pezzi, hanno un grandissimo valore storico e incomparabile bellezza. Ma sono così fragili e delicati tanto da non poter mai più essere indossati: ecco a cosa si riferiscono le belle addormentate del titolo». così ha spiegato Andrew Bolton, curatore capo dell’Anna Wintour Costume Center presso il Metropolitan Museum di New York.

Il Met Gala o Met Ball è un evento storico. Organizzato per la prima volta nel 1946, il gala ha il compito di raccogliere fondi per la Costume Institute. Fino al 2005 il Met Gala ha cambiato spesso data, luogo, e ente ma dal 2005 si è stabilizzato nella sua forma attuale: le celebrities sfilano a sostegno della moda ogni primo lunedì di maggio al Metropolitan Museum of Art di New York.

100 anni di Colmar

Tempo di festeggiare per Colmar, che ha tagliato il traguardo dei 100 anni dopo un secolo di sfide e obiettivi raggiunti, sempre nelle mani della famiglia Colombo, oggi alla quarta generazione. «Il segreto di tanta longevità? Rimanere fedeli al nostro dna, che per noi da sempre vuol dire Italian stile e performance», ha spiegato il ceo Giulio Colombo nel corso dell’evento celebrativo, che ha visto il lancio di una special collection disegnata dal visual artist Joshua Vides.

La storia parte da quanto, cento anni fa, il 31 ottobre 1923, il fondatore Mario Colombo si mise a produrre ghette in feltro di lana in quella Monza che al tempo era un angolo d’Italia noto per produrre cappelli di quel materiale. Il giro di volta, racconta l’attuale amministratore delegato, Giulio Colombo, è avvenuta nel dopoguerra, grazie all’intuizione del padre Angelo, che a Grenoble notò gruppi di francesi che indossavano delle giacche da sci, sport ancora poco praticato in Italia.

Il nome, Colmar, nasce quasi per caso dall’acronimo di Mario Colombo e diventa presto un segno riconoscibile e distintivo del loro percorso. Con gli anni Trenta Colmar diventa a tutti gli effetti un’azienda di abbigliamento, cominciando a produrre principalmente tute di cotone per operai o per i benzinai.

Con la fine degli anni Cinquanta Colmar diventa anche distributore di importanti marchi, affidandosi alla sua ormai consolidata rete commerciale, cominciando dai giapponesi Mizuno, per arrivare a Adidas e Lacoste.

Sono gli anni della pubblicità, della comunicazione, delle agenzie. Nel 1985 Colmar sponsorizza i Mondiali di Bormio e realizza una giacca ad hoc per l’occasione, l’iconica “Bormio”.

Nel 2009 debutta la linea Originals, che declina l’esperienza e la cultura aziendale in chiave cittadina e lifestyle e che oggi genera circa il 75% della revenue dell’azienda, accanto alla collezione di outerwear montano.

Oggi la progettazione, che avviene interamente nella sede di Monza, è ancora al centro di ogni attività e il prodotto, le sue caratteristiche tecnologiche ed estetiche, continuano a restituire ancora oggi la storia e la cultura dell’azienda.

Maggie Smith testimonial di Loewe

L’attrice Maggie Smith, alla veneranda età di 88 anni, posa come modella per Loewe. Il brand spagnolo diretto da Jonathan Anderson l’ha scelta come simbolo della nuova campagna che anticipa la collezione primavera-estate 2024.

Maggie Smith, famosa per aver interpretato il ruolo della Professoressa McGranitt in Harry Potter, ha abbandonato la bacchetta magica per immergersi nel mondo dell’alta moda.

Splendida nei suoi 88 anni, l’attrice posa nelle due immagini pubblicitarie SS24 condivise su Instagram dal direttore creativo di Loewe, Jonathan Anderson.

Per Loewe non è la prima volta con un testimonial senior: tra le star della campagna AW22 c’era anche l’attore Anthony Hopkins, 85 anni, in trench e con le sneakers Loewe Flow.

Da Jane Fonda top model aerobica a 85 anni per la campagna di H&M dedicata alla nuova linea activewear Move, a Catherine Deneuve, a 75 anni protagonista nella campagna primavera estate 2021 di Anthony Vaccarello scattata da David Sims. La scelta di un’attrice anziana è un segnale positivo per il mondo della moda, che spesso è accusato di “ageismo“. È un messaggio che dice che la bellezza non ha età. E non si tratta di una scelta singolare, dato che sempre più marchi stanno scegliendo testimonial di età diverse, per riflettere la realtà della società contemporanea.

Maggie Smith
La due volte premio Oscar (nel 1970 con La strana voglia di Jean e nel 1979 grazie all’interpretazione in California Suite) ha fatto impazzire letteralmente i social con le sue doti totalmente inattese da modella mostrando un volto inedito della vecchiaia e dandole una nuova prospettiva.
Smith posa infatti con naturalezza, mostrandosi a suo agio, nonostante i suoi ottantotto anni e ci stupisce tutti per la naturalezza e la classe.

Sofia Goggia per EA7 Emporio Armani

La campionessa di sci Sofia Goggia sarà rappresentante dello stile italiano con Armani – EA7, la linea di Emporio Armani dedicata allo sport, sia nelle manifestazioni sportive che agli eventi ufficiali.

A poco più di due settimane dall’inizio della Coppa del Mondo di sci alpino 2024, che partirà il 28 ottobre a Sölden, in Austria, Goggia, trentuno anni il prossimo 15 novembre, sfoggia la divisa progettata da EA7 che gli atleti indosseranno fino alle Olimpiadi di Milano/Cortina del 2026.

«Le tute sono stupende, oltre che confortevoli devono essere anche performanti. Le abbiamo provate in Argentina, ora aspettiamo l’inizio della stagione. Anche io in super G conto di fare bene, voglio confermare l’oro mondiale», ha commentato la sciatrice vincitrice di due titoli iridati e della Coppa del mondo di slalom gigante, Marta Bassino, già vestita nei nuovi colori scelti da Armani.

Le nuove tute sono realizzate in tessuto tecnico, nell’identificativo colore blu navy «Armani» con sfumature che virano verso i colori della neve e del ghiaccio, sono state messe a punto con le più avanzate tecnologie per favorire le migliori prestazioni possibili.

La regina Sofia Goggia ha sempre dichiarato il suo amore per Armani. “Mi piace molto il velluto, nero o blu, stile Armani. Quello è il mio stile”.

Non è la prima campionessa ad entrare nella scuderia: Sofia con le sue medaglie va ad allungare una lista ricca di sportivi, che in passato ha compreso Nadal, Beckham, Shevchenko, Figo, tanto per nominarne alcuni.

Achille Lauro e la Moda

Achille Lauro, star della musica e icona di stile trasversale, è pronto a incontrare il suo pubblico in una nuova veste, quella del direttore creativo di Les Enfants Terribles, progetto artistico unico e visionario che sarà presentato nel corso del Vogue Forces of Fashion, giornata di talk e live experience organizzata da Vogue, in programma per la prima volta in Italia, a Roma, nell’ex Mattatoio, il 21 ottobre, data unica.

durante il Dj-set curato da Achille Lauro 58 outfit sfileranno in passerella rappresentando obbligatoriamente una coppia di look reinterpretando, con l’uso dei soli colori bianco nero e rosso, il classico sartoriale con un touch rock. Les Enfants Terribles infatti è una collezione esplosiva in cui la dicotomia tra il bianco e il nero è risolta dal rosso, colore primordiale, che rappresenta la rottura con l’ordinario.

Il progetto di Achille Lauro vede anche la partecipazione dei giovani designers delle scuole di moda associate a Piattaforma Sistema Formativo Moda ETS. Si tratta dei vincitori di un contest ideato dagli stessi promotori del progetto per scoprire e supportare le nuove generazioni di creativi e facilitarne la connessione con l’industria e il mercato della moda.

Les Enfants Terribles è il primo dei tanti progetti innovativi che verranno svelati da Achille Lauro sulla pagina Instagram Directed by Achille Lauro e che promuoveranno menti creative (emergenti e affermate) del mondo dell’arte, del fashion, del design.

Prada per la Nasa

Sarà nientemeno che Prada a collaborare con la Nasa al design delle future tute spaziali che vestiranno gli astronauti delle missioni Artemis destinati a rimettere piede sulla Luna nel 2025.

Durante l’intera progettazione, i team di Prada e di Axiom Space lavoreranno fianco a fianco per sviluppare soluzioni innnovative in termini di materiali e di design in grado sia di fornire protezione sia di rispondere alle sfide di un ambiente unico come quello lunare.

“Le ragioni tecnologiche che spingono a collaborare con un’azienda come Prada non sono ovvie ma è più di una semplice azienda di moda: in realtà fanno un bel pò di cose tecnologicamente avanzate. Il know-how di Prada in materie prime, tecniche di produzione e design ci consentirà di applicare tecnologie avanzate per garantire il comfort degli astronauti sulla superficie lunare, tenendo in considerazione anche quei fattori umani tanto necessari quanto tutt’ora assenti nelle tute spaziali tradizionali”, ha dichiarato Michael Suffredini, Ceo di Axiom Space.

Rispetto alle tute degli anni ‘60 e ’70, quelle attuali presenteranno dunque un design meno ingombrante e più moderno, che dovrebbe garantire un maggiore comfort e una migliore capacità di movimento a gravità zero in orbita così come negli spostamenti sul suolo lunare.

Penélope Cruz per Geox

Nuova incursione in campo moda per Penélope Cruz, star di Hollywood già volto di numerose e prestigiose aziende del settore. L’attrice premiata con l’Oscar ha messo a disposizione la sua immagine e la sua creatività per Geox, brand di cui è diventata la prima ambassador globale.

La Cruz ha firmato con la sorella Monica la nuova collezione primavera-estate 2024, che arriverà nei negozi a febbraio, reinterpretando alcuni capi iconici della maison italiana.

L’attrice spagnola, icona di stile e musa di grandi registi come Almodovar, donna di grande personalità e di una bellezza al “naturale”, rappresenterà il marchio italiano in una campagna pubblicitaria globale, articolata in due tempi.

La campagna di comunicazione è stata affidata a M&C Saatchi, che ha ideato una campagna focalizzata su una giornata nella vita di Penélope raccontandola nei suoi molteplici modi di essere donna: un giro tra le strade della sua città, durante una passeggiata al parco e al cinema in una magica sera d’inverno. “Penélope Cruz è il nuovo capitolo di questa storia che con Geox stiamo scrivendo ormai da un po’ di anni. Non è solo una testimonial, ma l’incontro perfetto tra bellezza e genuinità”, racconta Carlo Noseda, CEO & Founder di M&C Saatchi.

Attraverso l’attrice la campagna racconta con successo la grande varietà di prodotti e occasioni d’uso che Geox può offrire: dalle sneakers ai tacchi che ci permettono di sentirci bene in ogni momento della nostra quotidianità.

Milano Fashion Week sett 2023

Milano Fashion Week, dal 19 al 25 settembre la moda accende i riflettori su Milano che ospiterà sfilate, eventi, mostre e celebrità provenienti da tutto il mondo.

Sul fronte sfilate la Milano Fashion Week 2023 conta oltre sessanta appuntamenti, quasi tutti in presenza, visibili da tutti in diretta streaming, alcuni fruibili solo in formato digitale.

Le danze si aprono con Iceberg, giornata durante la quale sfileranno – tra i tanti – anche Fendi, Marco Rambaldi, Roberto Cavalli e Diesel. Il 21 settembre sarà la volta di Max Mara, Prada, Emporio Armani, dell’attesissima sfilata evento con cui Moschino celebrerà i suoi primi 40 anni, e della prima volta di Tom Ford a Milano. Tantissimi altri appuntamenti nei giorni a venire assolutamente da non perdere!

Il 20 Milano sarà teatro del lancio della collezione Moncler X Pharrell Williams (con tanto di live performance) alle ore 21. E se ne preannunciano delle belle considerati i soliti standard sia dell’uno che dell’altro.

La Milano Fashion Week rappresenta anche l’occasione per visitare mostre imperdibili. Una su tutte, la retrospettiva di Hermès che celebra la mitica Kelly: dal 13 al 23 settembre, al secondo piano della boutique di via Montenapoleone della Maison, andrà in scena Kelly Morphose, aperta al pubblico, che reinterpreta in chiave gioiello la borsa più famosa di sempre.
Dal 19 al 22 settembre il Chiosco Faravelli in piazza della Repubblica invece ospiterà Arte in denim: il valore dell’artigianato tra design e sostenibilità, una mostra curata da Love therapy, la label di Elio Fiorucci.

Tutte le informazioni sul sito ufficiale: milanofashionweek.cameramoda.it

Gucci – Fashion Week Milano 2023

Per la Fashion Week Milano che si terrà dal 19 al 25 settembre 2023 Gucci porta modelle e abiti nelle vie della città. La sfilata dovrebbe essere il 22 settembre alle ore 15.00

Una grande sfilata in strada per celebrare il debutto del nuovo direttore creativo Sabato De Sarno, nominato a inizio anno dopo l’addio di Alessandro Michele. Per la settimana della moda Gucci porta modelle e abiti nelle vie della città. Un defilé a inviti, non aperto al pubblico dunque e per il quale la zona interessata sarà chiusa al passaggio, fatta eccezione per residenti e lavoratori.

De Sarno ha pubblicato una mappa in cui è indicato in rosso il luogo in cui avrà luogo la sfilata: il quartiere Brera, la “signora” della Milano di una volta. Mantenere il mistero alimenta l’attesa, ma la scelta sembra cadere proprio sulla zona della Pinacoteca, ma il grande show dal cortile potrebbe estendersi alla strada, secondo l’ultima tendenza di aprire (almeno in parte) la sfilata al pubblico.

Le strade coinvolte nella passerella di moda includeranno via Formentini, via Fiori Chiari e un tratto di via Brera, tutte immerse nell’atmosfera magica di questo quartiere storico.

Questo evento promette di essere una celebrazione straordinaria della moda e della creatività, con Sabato De Sarno al timone di Gucci, pronto a stupire il mondo con la sua visione innovativa. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa spettacolare sfilata che sicuramente farà parlare di sé.

La Moda al Tempo dei Florio

L’attrice messinese Maria Grazia Cucinotta ha inaugurato al Museo del Costume e della Moda Siciliana di Mirto la mostra “La Moda al Tempo dei Florio”, rassegna di abiti d’epoca dal 1900 al 1930.

In mostra abiti da sposa del primo ‘900, abiti anni venti e trenta, accessori raffinati come cappelli, borsette, bigiotteria, scarpe, biancheria, un vero e proprio mondo scomparso testimone di un periodo che ha rivoluzionato la storia della moda

“La Moda al Tempo dei Florio”, è un viaggio ideale alla scoperta di una dinastia, la cui ascesa fu così dirompente da caratterizzare non solo la società palermitana e siciliana di allora ma anche il jet set internazionale.

I Florio infatti furono gli artefici di un grande risveglio culturale, artistico e sociale, che fece di Palermo la meta preferita da regnanti, esponenti dell’alta finanza, viaggiatori, artisti, scrittori attratti da quell’atmosfera di spensieratezza e mondanità che si respirava nella Belle Epoque.

In alcuni lavori l’attrice messinese ha indossato abiti d’epoca del Museo fra i quali il noto abito “Delfos”reso celebre in tutto il mondo da Eleonora Duse, Isadora Duncan e Sarah Bernhardte che sarà una delle creazioni più attese dell’ interessante esposizione.

Dolce&Gabbana in Puglia

Presentata la nuova collezione “Alta Moda” Dolce e Gabbana 2023 in Puglia.

Alberobello ed i suoi quartieri UNESCO sono stati scelti come alcune delle tappe pugliesi che seguono la filosofia del loro “Grand tour d’Italia”

Infatti, l’omaggio alla Puglia di D&G – ultima tappa di un grand tour che negli anni ha portato il brand su e giù per lo stivale – si è aperto venerdì 7 luglio in quel di Borgo Egnazia, masseria pugliese a cinque stelle che tanto piace (anche) agli stranieri.

Una presentazione e un libro (in uscita a settembre), Dolce&Gabbana Alta Gioielleria. Masterpieces of high jewellery, curato dalla storica del gioiello Carol Woolton e pubblicato da Rizzoli. Sabato 8, tra gli ulivi secolari della masseria di Pettolecchia, è andato in scena il tripudio di parure di extra-lusso by D&G

Le note di Nel Blu dipinto di Blu ci ricordano che siamo nella terra di Domenico Modugno.
Il tour pugliese di Dolce e Gabbana è proseguito ad Ostuni.

Le collezioni maschili su tonalità chiare, con prevalenza di bianco e beige, sono ben contrastate dai colori vivaci indossati dai cavalieri che riproducono la cavalcata dei devoti in onore di Sant’Oronzo, patrono della città bianca. Va bene la mondanità, ma le tradizioni rammentano a tutti dove siamo.